domenica 20 maggio 2018

Semplice-mente in cuore


"Avete sentito dire ne sono certo che la meditazione è “la via verso la realtà”.
Ed in primo luogo è la via verso la realtà del nostro essere. Meditando impariamo ad essere. Non dentro ad un qualche ruolo particolare o ad essere qualcosa in particolare, ma solo essere. La maniera migliore di descrivere questo essere è dire che siamo in uno stato di totale semplicità. Non cerchiamo di recitare una parte, non cerchiamo di scusarci per essere ciò che siamo o come siamo. Viviamo, semplicemente, della profondità del nostro essere, sicuri e fermi nel nostro radicamento alla realtà.

Si tratta di un ideale estraneo alla maggior parte di noi perché siamo abituati a pensare che la verità si trovi solo nella complessità. E tuttavia penso che sappiamo, ad un livello più profondo [...] che la verità si può trovare solo nella completa semplicità, nell’apertura. Ricordare la profondità della visione dell’infanzia dovrebbe insegnarci tutto questo. Ciò di cui abbiamo bisogno è il senso di stupore del bambino, la semplice capacità di adorazione del bambino di fronte alla magnificenza del creato.

La semplicità non è necessariamente facile. Una delle difficoltà per le persone che vogliono imparare a meditare è proprio questa. Chiedono: “cosa si deve fare per meditare?” ma quando vien loro detto che si deve stare seduti immobili e bisogna solo imparare a ripetere una parola o una breve frase, rimangono sorpresi, scandalizzati. Ho sentito persone dirmi “io ho un dottorato in Fisica o Religioni comparate. Questo potrebbe forse andare bene per gente comune ma per me deve esserci qualcosa di più impegnativo”. E invece è questa l’essenza della meditazione, imparare a stare in silenzio, imparare a stare fermi e imparare che la rivelazione viene proprio penetrando fino alla radice delle cose, fino alla radice silenziosa".

John Main, "La via della meditazione”

Buon Giorno di Domenica,

Marianna

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